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Mal di gola: quando serve davvero l'antibiotico?

Mal di gola: quando serve davvero l'antibiotico?

Batterico o virale?
Questa è una delle domande che a volte ci poniamo di fronte al mal di gola, noto anche come faringite. Può sembrare un dettaglio, ma la risposta a questo dubbio fa una grande differenza, in particolare per quello che riguarda la terapia.
L’antibiotico è infatti necessario solo ed esclusivamente in caso di infezione batterica, mentre è inutile in presenza di virus. Il mal di gola provocato da infezioni batteriche rappresenta solo una minoranza di tutti i casi di faringite, ovvero non più del 30%. In tutte le altre situazioni, la causa del mal di gola è un virus.
Gli agenti virali coinvolti possono essere diversi. I più diffusi sono:
adenovirus, rinovirus, coronavirus stagionali (da non confondere con il tristemente noto coronavirus Sars-Cov2, responsabile della pandemia da COVID-19)virus influenzale enterovirus.
Più rari sono i casi di mal di gola provocati da virus come il citomegalovirus, l’Herpes simplex virus o il virus di Epstein-Barr. Il mal di gola di origine batterica è invece più diffuso tra i bambini e la probabilità che una faringite sia provocata da batteri, piuttosto che da virus, diminuisce con l’avanzare dell’età.
Quando il mal di gola si manifesta in persone adulte o anziane, quindi, è molto più probabile che l’agente patogeno alla radice del disturbo sia un virus. I batteri che possono provocare irritazioni alla gola sono diversi ma, nella stragrande maggioranza dei casi, l’agente batterico responsabile è lo streptococco e, in particolare, lo streptococco β-emolitico di gruppo A (SBEGA). Che lo SBEGA sia il protagonista indiscusso del mal di gola batterico è una fortuna. Questo ha infatti reso possibile sviluppare strumenti di diagnosi specifici per quel batterio.
Un caso analogo si è verificato durante la pandemia da COVID-19, durante la quale sono stati messi a punto kit diagnostici specifici per il virus Sars Cov-2, unico responsabile della malattia che ha tenuto sotto scacco il mondo intero. Se a provocare la pandemia fossero stati più virus (o batteri) contemporaneamente, la soluzione sarebbe stata molto più complessa e difficile da raggiungere.
Così come per il Sars Cov-2, esistono tamponi faringei che in pochi minuti consentono di individuare (o escludere) l’infezione da SBEGA. Si tratta di strumenti diagnostici di uso comune e spesso disponibili in farmacia o negli studi dei pediatri, che quindi possono verificare in tempi brevi la natura del mal di gola sui piccoli pazienti Bisogna quindi fare il tampone faringeo ogni volta che fa male la gola?
Certamente no: questi strumenti dovrebbero essere usati consapevolmente, solo in caso di sospetto che l’infezione sia causata da un batterio.
Ma quali sono i sintomi che possono far nascere questo sospetto?
Per prima cosa, sfatiamo il mito che la presenza di placche equivalga al segno distintivo di un’infezione batterica. Se da una parte è vero che lo SBEGA porta alla formazione di placche, dall’altra è importante tenere a mente che queste possono essere provocate anche da alcuni virus.
Alcune caratteristiche del mal di gola associate alla presenza di infezione batterica sono:
febbre,
presenza di sacche piene di liquido a livello delle tonsille (le placche),
assenza di tosse,
linfonodi doloranti.
Se notate questi sintomi, è bene rivolgersi al medico, che valuterà la necessità di un tampone specifico. Il mal di gola batterico viene trattato principalmente con antibiotici, ma è possibile abbinare anche l’uso di anti-infiammatori per ridurre i sintomi e il dolore.
Tra gli anti-infiammatori utili in questi casi vi sono le formulazioni con azione locale (spray e pastiglie da sciogliere in bocca), che funzionano bene sui sintomi, sia in caso di infezione batterica, che virale. Il consiglio generale per affrontare il mal di gola è quello di usare in prima battuta farmaci anti-infiammatori e sintomatici.
Rivolgetevi al medico in caso di:
sintomi che non migliorano o che, anzi, peggiorano,
presenza di sintomi che possono essere associati a infezione batterica.

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